Per quanto riguarda il tempio, è verosimile che esso si trovasse altrove, ma sempre nelle immediate vicinanze dello scavo Mengarelli: solo future indagini nella zona potranno fornire i dati necessari a verificarlo.

Per provare l'adattabilità di questo tipo di codifica ad altri tipi di pubblicazione di carattere archeologico, la procedura è stata sperimentata anche su un secondo testo redatto dallo stesso Raniero Mengarelli e tratto dalle "Notizie degli Scavi di Antichità" del 1937: Iscrizioni etrusche e latine su cippi sepolcrali, su vasi fittili e su oggetti diversi trovate negli scavi della città e della necropoli di Caere.

Lo scopo perseguito è di integrare, all'interno della piattaforma GIS, le informazioni tratte dalle pubblicazioni archeologiche che, previa la necessaria autorizzazione e in accordo con la normativa vigente sul diritto d'autore, non solo potranno essere rese disponibili per la lettura ma anche per l'interrogazione in rete, seguendo i medesimi criteri messi a punto nel sistema di Information Retrieval realizzato per gli scavi della Vigna Parrocchiale.