Nell'ambito del Progetto Caere sono state seguite due distinte
procedure per l'analisi computerizzata dei dati di scavo. Anzitutto,
è stato adottato un approccio più tradizionale,
attraverso la progettazione di una banca dati strutturata in base
a un modello di tipo relazionale e realizzata mediante l'uso del
software Access (®Microsoft), nonché basata sulle norme
emanate dall'
Istituto
Centrale per il Catalogo e la Documentazione; le Unità
Stratigrafiche hanno costituito il nucleo centrale di questa banca
dati.
Allo
stesso tempo, si è pensato di sperimentare un sistema
diverso e innovativo di archiviazione delle informazioni,
incentrato sull'analisi dei diari redatti nel corso degli
scavi e sulla loro codifica in formato ipertestuale mediante
l'utilizzazione inizialmente del linguaggio SGML (Standard
Generalized Markup Language) e quindi dell'XML. I diari,
sistema tradizionale di annotazione dei dati topografici,
stratigrafici e dei reperti materiali rilevati nel corso
dello scavo ma anche di informazioni di carattere operativo,
si riferiscono alle campagne condotte tra il 1983 e il
1989 nell'area della Vigna Parrocchiale. |
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Una pagina dei diari di scavo |
E' interessante notare che, alla metà degli anni Novanta,
l'uso di linguaggi di marcatura per l'archiviazione delle informazioni
- e più in generale l'uso di ipertesti - già diffuso
negli studi filologici e nell'analisi dei testi letterari, non
risultava prevalente in archeologia, soprattutto nell'ambito dei
sistemi informativi dedicati allo studio del territorio e dei
centri antichi.
Un linguaggio di marcatura quale SGML fornisce un insieme di norme
formali, caratterizzate da un'estrema flessibilità, indispensabili
per la definizione del modello descrittivo del testo da codificare.